lunedì 20 febbraio 2012

Gioco di fantasia

Dai tre anni in poi invece la scena del gioco si trasforma in modo evidente e si osservano nuove abilità sia cognitive sia sociali: i temi del gioco simbolico non dipendono più dall'esperienza diretta del bambino ma diventano temi di fantasia e la partecipazione sociale, in particolare la condivisione con altri bambini, con ruoli ben definiti viene a costruire un aspetto peculiare del gioco.
Il gioco di finzione si differenzia dal gioco di fantasia o sociodrammatico: nei contenuti (dalla routine alle situazioni di fantasia), nella partecipazione sociale e nella presenza di regole. Compare tipicamente la pianificazione esplicita delle azioni di gioco prima che vengano eseguite: nel gioco di fantasia i bambini decidono e dichiarano a che cosa e come vogliono giocare. La caratteristica di pianificazione condivisa e suddivisione dei ruoli di fantasia, sta ad indicare la consapevolezza di collocarsi in un mondo immaginario.
La negoziazione sul come si gioca è un elemento naturale del gioco di fantasia che, con l'andare del tempo, evolve nei giochi con regole. Questi ultimi rappresentano, secondo Piaget, la forma più evoluta di gioco e devono soddisfare due criteri:
- è necessario che vi siano almeno due partecipanti in competizione tra loro;
- il comportamento dei giocatori è regolato da un codice solitamente prestabilito.

Nessun commento:

Posta un commento