Attività rivolte allo sviluppo delle abilità sensoriali (relative a: vista, gusto, tatto, olfatto, udito) e percettive quali:
a) discriminazione di disegni;
b) discriminazione di figure;
c) percezione globale (sagome);
d) percezione analitica (parte di un oggetto o figura);
e) percezione;
f) discriminazione di figure di fondo;
g) costanza della forma;
h) relazioni spaziali.
• esercizio sensoriale/motorio;
• uso dell’oggetto/fenomeno come occasione di attività, per il piacere dell’attività;
• non “sforzo per apprendere” ma “felice esibizione di azioni note”;
• combinazione, ripetizione e variazione di gesti e schemi ludici per mero piacere(ritualizzazione);
al gioco simbolico…
Il bambino utilizza schemi familiari già ritualizzati nei tipi di
• invece di utilizzarli in presenza degli oggetti a cui essi
vengono in genere accostati, assimila a essi nuovi elementi che
non hanno relazione dal punto di vista dell’effettivo adattamento;
• questi nuovi oggetti, invece di risultare una semplice estensione dello schema, vengono utilizzati per permettere al soggetto di mimare o evocare gli schemi in questione.
Il gioco simbolico è visto come pensiero egocentrico allo
stato puro, ma, attraverso la crescente socializzazione di
esso, si prepara anche il passaggio al gioco con regole.
• fase motoria individuale;
• fase egocentrica;
• fase della cooperazione;
• fase della codificazione delle regole.
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